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01/09/2019 – Landmannalaugar

Sveglia e colazione nella casetta a base di solubili e uno skyr islandese buono, ma con la consistenza della malta.

Partiamo quindi da Hella con un pezzo di strada 1, la 26 e poi inizia lo sterrato. Prima la 225, abbastanza impegnativa per buchi e sassi, ma fattibile con attenzione. Si arriva quindi ad un guado dove ci raggiungono varie macchine. Tipo sfida western ci guardiamo negli occhi reciprocamente aspettando il primo che trovi il coraggio. Alla fine parte uno e seguiamo tutti, ma era veramente poco impegnativo.

TipsLe F-Road sono le strade sterrate che spesso necessitano di 4×4. Talvolta sono attraversate da fiumi e il guado non è coperto da nessuna assicurazione. Molte compagnie addirittura non coprono proprio le F-Road, la nostra Blue Rental Car invece sì. Meglio informarsi prima di stipulare il contratto.
Per sapere se la strada è agibile con il proprio mezzo si può chiedere via chat a safetravel.is ottenendo risposta in tempo reale o quasi (arriva una mail se la chat è chiusa).

Subito dopo inizia la 208 che al confronto sembra una autostrada. Arrivati al campeggio del Landmannalaugar c’è un altro guado, che però evitiamo perché sconsigliato da SafeTravel e parcheggiano appena prima. Il fiume lo attraversiamo con il passaggio pedonale e arriviamo al campeggio in pochi minuti.

TipsDai video si vede un ultimo guado abbastanza profondo, è quello che porta al campeggio. Non è necessario farlo, pochi metri prima del fiume c’è un parcheggio e un passaggio pedonale (foot bridge).

Dopo avere parlato con il servizio informazioni iniziamo il nostro trekking partendo dal campeggio. Il nostro giro è di 13km e parte dal camping. Dopo una salita si arriva ad un piano che prosegue per parecchi chilometri dentro ad un lava field. Al bivio abbiamo seguito verso sinistra verso le fumarole per poi iniziare la scalata del Brennisteinsalda che offre una delle migliori viste del posto, ma si prende un polmone.

Dopo qualche foto nella cima cercando di contrastare il vento sostenuto, iniziamo la nostra discesa verso la valle. Una volta raggiunta iniziamo il ritorno fino al campeggio. Anche se non lunghissimo il giro è caratterizzato da un forte dislivello, faticoso, ma accessibile a chiunque.

Verso le 16 siamo alla macchina. Facciamo un giro per qualche strada intorno al campeggio, le indicazioni non sempre sono impeccabili.

TipsLe indicazioni in Islanda non sono proprio esemplari. Il treking del Landmannalaugar è poco chiaro e anche le strade intorno non lo sono. C’è un visitor center, ma spesso anche loro non conoscono bene la zona. Meglio prepararsi prima di partire.

Riprendiamo la strada del ritorno e procediamo con molto più traffico. Le ripetute soste per le foto però ci consentono di rimanere sempre abbastanza soli. Attraversiamo per un’ultima volta il guado dell’andata.

Ritornati al cottage facciamo un aperitivo con le birrette dell’aeroporto e patatine di Bonus. Cena a base di zuppa bio del sacchetto preso in Italia. Tempo di chiudere le valige, domani si parte di nuovo.

Giusto in questo momento la app Aurora avvisa che sopra la nostra testa c’è il 46% di probabilità di una boreale. Esco in pigiama giusto il tempo per rendermi conto che, malgrado siano le 22:00, c’è ancora luce! Questa sera niente aurora boreale.

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