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02/09/2019 – Westman Island

Suona la sveglia alle 6:00 e saltiamo sull’attenti, il ferry per Westman Island ci aspetta.





Partiamo con un caffè al volo, niente colazione, alle 8:15 parte e dobbiamo essere lì 30 minuti prima. Non siamo molto lontani, ma Hella dista dalla costa 35 minuti circa.


Imbarcati arriviamo all’Isola in pochissimo tempo e subito appare come un paradiso. La città che ci accoglie è proprio come ti immagini un piccolo villaggio islandese, con case colorate e strade tranquille.

Per prima cosa scaliamo il vulcano Eldfell. Ecco, in Islanda non sono certo generosi di indicazioni, ma gli isolani doppi non scherzano. La salita è faticosa perché seguiamo un percorso diritto, per poi scoprire che più avanti ve ne era un’altro molto più semplice, ovviamente non indicato.

La vista dall’alto è straordinaria, si domina tutta la parte nord. Di fronte il ghiacciaio Vatnajökull (penso) offre il migliore degli sfondi.

Tentiamo la scalata sull’altro vulcano, ma anche qui la carenza di indicazioni ci fanno fare una falsa partenza e, trovata la strada giusta, vediamo che è diretta e quindi soprassediamo.

Puntiamo verso sud, arriviamo a Puffin viewpoint, punto di osservazione dei Puffin. Sappiamo benissimo che non li vedremo, sono migrati da metà agosto. Guardiamo il crinale e … meraviglia, dei ritardatari sono ancora presenti. Rimaniamo parecchio, divisi tra Puffin e pecore che ci girano intorno.

Proseguiamo verso la punta sud estrema, quindi ci infiliamo in un trekking senza sapere bene dove conduca, ma dato che segue la costa, speriamo in un altro punto di avvistamento di Puffin. Nel vediamo qualcuno, ma sempre in volo, si appoggiano alla parte di costa sotto di noi e che non vediamo.

Rientriamo e cerchiamo un ancor meno segnalato Elephant Rock, una roccia dal profilo di un elefante. Dopo vari tentativi la troviamo, effettivamente ricorda un elefante.



Mentre siamo a contemplarla arriva una famiglia con dei piccoli Puffin in mano che lasciano libri. Si aggiunge un ragazzo un po’ più grande che ne ha anche lui uno in mano e ci spiega che lì trovano poter terra la notte e lì portano in quel punto per liberarli. Ci chiede se lo vogliamo fare noi e… che diamine certo.

Tenere questo piccolo e ribelle uccellino in mano è stato impressionante, si sentiva quanto fosse disperato, ma vederlo volare via è stata una emozione.

Più avanti vediamo un rituale simile con altro bambini e ci aggreghiamo ottenendo spiegazioni similari. Si suggerimento corriamo al Sea Center in centro, un museo ricovero. Qui è dove i cittadini portano i piccoli Puffin che cadono la notte e dove vengono visitati. Se sta bene viene portato alla scogliera e liberato.

Torniamo al Puffin Point, ma non se ne sono andati, chissà dove. Rimaniamo poco e ripartiamo.

Arriviamo al camping Glamping & Camping dove ci aspetta una piccola casetta con due letti. Dopo la doccia ci facciamo una birretta in camera, poi andiamo in cucina per spaghetti aglio olio e peperoncino.

Torniamo in camera e ci prepariamo per la notte, è presto, ma domani ci si alzerà presto.

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