bomp.it

02/10/2018 – Knysna

Sono le 5:00 quando la sveglia suona. Abbiamo un appuntamento alle 4:45 in mezzo ad una strada e raggiungiamo il posto tramite le coordinate GPS.

Qui incontriamo altre macchine e alle 6:00 la carovana segue la guida che abbiano incontrato al parcheggio.

 

 

Questa è l’organizzazione di Meerkat adventures che ci porterà alla scoperta dei Suricati. Arrivati dentro ad una tenuta ci offrono un caffè e ci portano con delle sedie in un luogo a circa 500m dalle macchine. Qui ci sediamo e iniziamo ad aspettare, sicuramente il freddo a quell’ora è più che pungente. Dopo parecchio tempo in questa giornata nuvolosa fa capolino il sole che scalda noi, il terreno e dice a questi graziosi animaletti che è ora di alzarsi.

È così che una testina esce tra i cespugli a qualche metro da noi, poi due e infine e l’intera famiglia. Sono veramente carini, li osserviamo e loro ci controllano. Ci fanno compagnia per circa un’ora, mentre le guide ci spiegano le loro abitudini.

Quando la famiglia parte di corsa allontanandosi da noi è il momento di tornare indietro. Riprendiamo la strada per Oudtshoore per la colazione che ci aspetta ala guest house.

Colazione pantagruelica, i due ragazzi ci sanno fare. Mangiamo fino a scoppiare, poi i ragazzi ci intrattengono in una istruttiva conversazione nella quale ci illustrano la politica e la società sudafricana. Quando ripartiamo molte cose di questa nazione sono un po’ più chiare.

Pensiamo la N12 verso George, città che saltiamo perché poco interessante e proseguiamo sulla Garden Route. Vista questa è la GOR australiana ho l’impressione che venga fatto un nome a strade di zone che di attrazioni non ne hanno più molte. Arriviamo a Victoria Bay una bellissima insenatura meta di surfisti con in fondo un piccolo cimitero affacciato su una vista splendida.

Il resto è quello che è, a Wilderness ci fermiamo qualche minuto, Sedgefield la guardiamo passando e infine arriviamo a Knysna, dove raggiungiamo il nostro albergo, il 47th on Howard Lodge.

Le misure di sicurezza della proprietaria ci fanno capire che la zona non è proprio sicura. Al momento piove forte, il nostro giro delle balene delle 15 è rimandato al giorno dopo, quindi ce la prendiamo comoda in camera.

Appena smette di piovere raggiungiamo in automobile il Waterfront, zona dove ci sono ristoranti e negozi. Ci fermiamo al The Drydock Food Co per bere una birra e una Piña Colada, pessima scelta.

Ci trasferiamo al 33 South per la cena. Leila pende ostriche e calamari fritti della quale è entusiasta. Le sue patatine effettivamente sono straordinarie.

 

 

Io prendo una specie di pizza, visto che qui orgogliosamente panificano, non la pizza però che arriva modello surgelato. Accompagno con delle meze di humus, olive, pomodori secchi e verdure accompagnate dal pane fatto in casa che è effettivamente straordinario.

Due passi sul porto e torniamo all’albergo. Nel tempo di berci un bicchiere di Viognier preso da Eagles’Nest a Cape Town, una surreale doccia incorporata nella camera, finire l’articolo e siamo pronti per il pigiama.

Le giornate finiscono sempre prima, ma quella di oggi è stata veramente lunga.

2 pensieri su “02/10/2018 – Knysna

  1. Gabriella Bartolozzi

    Ciao viaggiatori, una curiosità: il fuso orario è lo stesso nostro o c’e differenza? Buona continuazione. Saluti. Gabriella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.