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01/10/2018 – Oudtshoorn

Nella capanna ci si sveglia di buona ora e a piedi andiamo a fare colazione. Ci sono pastine, frutta, pane, marmellate, da stare male.

 

 

Doppi avere impacchettato e caricato gli zaini ripartiamo per i nostri 30km di sterrato.

 

 

 

Ripresa la strada principale seguiamo il nostro programma e arriviamo a Swelledam, non sembra un granchè e tiriamo dritto.

 

 

Proseguiamo per Mossel Bay, andiamo a Dana Point per vedere il St Blaze trail, ma soprassediamo. La zona è completamente deserta e ho letto un articolo di un giornale che riportava di due persone derubate e malamente sul percorso. Speravo ci fosse un po’ di presenza di turisti, ma la zona è completamente disabitata. Meglio non rischiare e proseguire.

Dopo altri 90km arriviamo alle Cango Caves, in tempo per l’ultimo ingresso delle 16. Il giro è carino, nulla a che vedere con quelle di Frasassi, ma meritano comunque una visita.

Dopo un’ora la visita termina e torniamo indietro verso la città di Oudtshoorn posto la guest house 88 Baron Van Reede dove due ragazzi, una sudafricana e un inglese, ci accolgono calorosamente. Posto molto carino con stanze accoglienti. Ci chiedono però di raccogliere l’acqua della doccia perché anche qui la siccità sta colpendo forte, più che a Cape Town.

Per cena la titolate ci consiglia dei posti, noi scegliamo Bello Cibo, locale con velleità italiane, ma che ha dimenticato le sue origini. Io prendo delle specie di crespelle alle verdure ottime, Leila un filetto che giudica morbido come cotone. Tutto ottimo, ma i consueti bicchieri di vino non sono all’altezza come al solito. C’è da dire che a quantità non si fanno ridere dietro.

Torniamo ala cameretta e siamo pronti a dormire, domani la sveglia è prima dell’alba.

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