Mi vergogno anche io, siamo tornati da cinque mesi dall’Australia e siamo già in moto, ma avevo una promessa dal mantenere.
L’anno scorso durante il giro della Giordania abbiamo fatto tappa sul Mar Morto saltando tutte le visite previste e godendo di questo salubre luogo.
Abbiamo prenotato quindi aereo e Holiday Inn molti mesi prima riuscendo a pagare poco.
Voli Austrian Airlines alle 7 del mattino, ma la levataccia ci porta ad essere ad Amman alle 14. Entriamo con il solito Jordan Pass che vale come visto e ingresso ai musei e dopo poco siamo da Budget a ritirare la nostra Toyota Yaris, battezzata subito Mustafà.
Ad Amman non sostiamo nemmeno, già vostra l’hanno scorso, procediamo diretti per il Mar Morto. Anche quest’anno Tom Tom ci lascia a piedi non pubblicando le mappe Giordane, ma ci siamo attrezzati con quelle offline di Google, tanto gli itinerari saranno limitati.
Arriviamo al nostro Holiday Inn in una ora scarsa e chi danno la camera quasi subito. Non é il Crowne Plaza dell’anno scorso, ma penso ci troveremo bene.
Il posto è parecchio affollato, corriamo in spiaggia, ma riusciamo giusto a entrare e uscire dall’acqua perché stanno chiudendo.
Doccia e però ho per la cena, scegliamo di andate ad uno dei ristoranti interni dove fanno burger: Angus per Leila e veggie per me. Ci offrono anche una crescente che guardo con disprezzo, per poi trovarla ottima. Arrivano i burger accompagnati da postulati e fritte e anelli di cipolla, tutto ottimo, ma usciamo con la pancia troppo pena. Da bere solo acqua gasata, il paese è musulmano e la settimana detox.
Facciamo una passeggiata per il resort, ma è troppo caldo è ce ne torniamo in camera.
La giornata è stata lunga e faticosa e il sonno non tarda a venire.