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28/09/2023 – Kamakura

Sveglia alle 7:00, alla stazione JR di Shimbashi parte il treno per Kamakura. Dopo un’oretta siamo arrivati.

Facciamo colazione a Vie De France, l’avevano già provato a Nara e ho ritrovato il fagottino fritto al curry.

Sosta all’ufficio informazioni dove una efficente impiegata che parla anche qualche parola di italiano ci fa il programma della giornata.

Dal piazzale della stazione prendiamo un autobus a caso dalla fermata 4 che ci porta a Hokokuji Temple. Questo posto mi aveva veramente ispirato l’altra volta quando io e Oni abbiamo sorseggiato un the davanti alla foresta di Bamboo con solo lo scroscio dell’acqua di sottofondo. Adesso senti parlare il tuo vicino e il the te lo bevi anche in fretta che c’è la fila!

Questo è per spiegare la Kamakura che ho ritrovato. Vabbè, il tempo è sempre bello come me lo ricordavo, solo parecchio più affollato.

A piedi andiamo verso la seconda metà, ma ci fermiamo lungo la strada a visitare il Sugimoto d’Era, il primo sito buddhista in Kamakura. Questo sembra un po’ fuori dalle rotte turistiche, c’è pochissima gente e una bella atmosfera, ma non andateci che la prossima volta mi si riempie come l’altro!

Arriviamo alle seconda metà che è il Tsurugaoka Hachimangu Shrine, il più grande tempo shinto di Kamakura. Molto affollato, ma con qualche angolo interessante.

A piedi si torna in stazione seguendo il viale centrale, ma c’è anche un’altra via gremita di gente e di negozi. Noi abbiamo preso la prima.

Dalla stazione l’autobus F11 del piazzale 1 ci pare a vedere il Kotokuin Temple dice svetta un magnifico Buddha altri 13 metri. Già l’altra volta qui c’era molta folla, anche oggi non fa eccezione.

Proseguiamo a piedi al Hesedera Temple che trovi veramente bello. Ci perdiamo un’oretta circa, tempo meritato.

Vicino al tempio c’è la stazione di Hase dove un vecchio treno porta alla penisola di Enoshima. Alla penisola di accede tramite un ponte e su questa scelta un tempio. Iniziamo la scalata, ma a metà paghiamo per l’accesso via scale mobile, questo mese fisicamente e stato veramente stancante. Visitiamo quindi il tempio e poi proseguiamo per la vetta dove ci sono dei bei panorami sull’oceano e sulla città.

Ci fermiamo a bere due birre e poi iniziano a scendere. Lungo il percorso mi prendi delle palline fritte di pane e formaggio molto buone. Leila prende un omologo, ma di pesce.

Mentre ripercorriamo il ponte che riporta in stazione Fuji San ci fa un ultimo regalo mostrandosi libero nella luce del tramonto all’orizzonte.

Torniamo alla stazione di Enoshima e prendiamo il treno che prosegue verso Fujisawa perché c’è l’incrocio con i treni JR. Ne prendiamo uno quasi alla cieca, ma siamo fortunati e ci riporta alla nostra stazione di Shimbashi.

Dopo una rapida rinfrescata all’hotel andiamo a piedi a vedere la vicina Tokyo Tower, una versione locale della Torre Eiffel. Ci fermiamo al primo e secondo piano dove una audioguida da spiegazioni sui palazzi della città, ma di notte le indicazioni che fa non sono decifrabili.

Una volta scesi è tardi per mangiare, la maggior parte dei ristoranti chiude tra le 21 e le 22. Leila su potrebbe un orrendo hot dog sotto la Torre, quindi torniamo all’hotel stanchi morti.

Questa notte non faticheremo a dormire.

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