Il fuso orario vince sulla stanchezza e alle 5 siamo svegli.
Facciamo le cose con calma fino alle 7 quando lo shuttle bus preso all’albergo ci viene a prendere.
Arriviamo all’aeroporto dove un volo Qantas ci porterà a Alice Springs, prima tappa dell’outback australiano.
Facciamo colazione dentro all’aeroporto, Leila con un muffin, io con una pie vegetariana molto buona. Mi prendo un Flat White in ricordo della Nuova Zelanda, la tizia non fa un una piega, sarà comune anche qui.
Alle 10 siamo sull’aereo, fortunatamente l’ultimo per il momento.
Con un costosissimo shuttle bus (il doppio di Sidney) il sosia di mr Croccodile Dundee ci porta da Britz a ritirare il finto camper. A vederlo è molto carino anche perché tutto nuovo. ha persino il cambio automatico e il cruise, navigatore compresso. Il frigo rinfresca, ma tolto questo sembra funzionale.
Ci fermiamo da un Woolworths per fare la spesa per qualche giorno. Abbiamo dei limiti previsti di spesa, per cui abbandoniamo ogni velleità salutista che ci contraddistingue a casa, per dei sacchetti di glutammato, ftalati e ogni genere di bontà. Di biologico c’è veramente poco.
Ritorniamo al campeggio a fare un bagno in piscina, dove c’è anche uno scivolo che mi tocca pure condividere con i bambini.
Per cena panini con felafel e hummus, di certo non quelli di casa!
Non saranno le 22 che siamo già a letto, il fuso orario comanda ancora!