Colazione vicino alla guest house. uova, pane fatto in casa (con cannella), marmellata bio, a due ore dal Laos sembra di essere in un altro mondo.
Due giorni fa eravamo su un bus tutto rotto e sporco con musica del posto a manetta, oggi su uno pulito, con hostess, acqua e biscottini. Biglietto chiaro, piattaforma indicata, valige caricate dal personale con relativa ricevuta. Prezzo: poco più alto del Laos a parità di km.
Cosa sia meglio: difficile dirlo, qui sei coccolato, ma manca un po’ l’avventura di salire sull’autobus sperando sia quello giusto e senza sapere quando arriverai. Il folclore del Laos vince poi 10 a 0, qui non ci sono venditori di cibi improbabili e infine la discrezione della gente: due bambini qui davanti giocano ad un rumoroso videogioco da un’ora.
Dalla stazione dei bus di Chiang Mai arriviamo all’albergo tramite un taxi, ma credo ci siano soluzioni più economiche tipo un tuk tuk collettivo.
Partiamo quindi per un giro iniziale della città, giusto per farci una idea. Questa arriva quasi subito, vediamo dopo settimane di nuovo Sturbuck Coffe, Mc Donald e Pizza Hut. Ci fermiamo a mangiare qualche cosa in uno Sturbuck, prendiamo un croissant e un muffin, ma alla fine niente è molto buono.
Proseguiamo quasi a caso e giungiamo al quartiere vecchio. La visita accurata sarà per domani, ma per ora la città sembra bruttina, trafficata e caotica. Speriamo di ricrederci in seguito.
Dopo la doccia andiamo a mangiare lontano dalla città vecchia per evitare i ristoranti turistici. Ne scegliamo uno per gente del posto dove ordiniamo un green curry al tofu, un green curry con maiale, riso e zuppa di noodles. Il green curry è una cosa eccezionale, ma ti brucia il palato dal gran che è piccante. E’ una cosa assolutamente da provare. La zuppa di noodles forse era anche buona, ma magari andava affrontata prima del green curry.
Facciamo un giro nella zona del night market dove ci sono milioni di bancarelle che vendono le stesse cose, per lo più cineserie. Questa zona è allegra e affollata, molti turisti si riversano qui. Troviamo di nuovo quella cosa buonissima mangiata a Luang Prabang, una specie di crepes sottilissima e scopriamo che si chiama Rolee. Ne prendiamo una all’uovo e una al cioccolato, fantastiche.
Qui ci sono molti bar dove cantano, repertorio che va dai Metallica ai Maroon 5, devo dire tutti eseguiti in una maniera inascoltabile.
Troviamo un banchetto che vende frutta, prediamo del mango che normalmente non mi piace e scopro che è spettacolare.
Dopo un’altra passeggiata torniamo all’albergo per finire di organizzare i prossimi giorni.