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10 dicembre 2011 – Tulum

Sveglia mattutina alla laguna Bacalar, colazione e taxi al terminal dei bus. Grazie ad un po’ di fortuna ne troviamo uno diretto a Tulum in partenza, ma riusciamo a prenderlo.

Il viaggio sul bus con i messicani è folcloristico: salgono i tizi che vendono cibarie, gente con sacchi di cose che andranno a vendere e pochissimi turisti. 

Dopo un paio d’ore arriviamo a Tulum dove, ahimè seguiamo il consiglio del tassista che ci porta in un affitta cabanes sulla spiaggia: prezzo colossale, niente corrente elettrica, camera minuscola e puzzolente. In più un inquietante annuncio avvisa che la direzione non è responsabile dei furti e sommato al fatto che la porta si apre con un soffio…

Il tizio alla reception con fare molto sgradevole ci dice però che la colazione è inclusa, trattasi (letteralmente) di una fetta di pane con burro.

La spiaggia e il mare sono meravigliosi, ma la Lonley ci mette in guardia dai furti sulla spiaggia, per cui ci immergiamo nel mare caribico senza staccare gli occhi dalla borsa.

La sera prendiamo un taxi e andiamo in centro dove ceniamo in un ristorante messicano: fajitas di verdure da 10 e lode.

Rientriamo alla cabana e proviamo a dormire tra urla di ubriachi e il bar con
musica a palla.

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