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09/09/2023 – Kanazawa

Sveglia senza colazione, abbiamo appena il tempo di attraversare la strada e arrivare alla stazione. Arriviamo 10 minuti in anticipo, ma il cancello viene aperto solo 5 minuti prima.

Saliamo sul treno che da Takayama ci porterà ad Inotani in circa due ore. Passiamo per Hida e non posso notare un paesaggio di case mono o bifamiliari, qualche fattoria con campi seminati a riso e qualche serra di ortaggi. Quindi mi chiedo: ma dove sono gli allevamenti delle famose mucche di Hida? A Takayama centinaia di ristoranti propongono questa famosa carne, per cui mi aspettavo allevamenti su allevamenti. Diciassette anni fa neanche mi ricordo che ci fosse.

Alla stazione di Inotani praticamente scendiamo dal treno e saliamo su quello do fronte, non è nemmeno una vera stazione. Dopo un’oretta siamo a Toyama dove prendiamo uno Shinkansen che in 20 minuti ci porta a Kanazawa coprendo la stessa distanza effettuata con gli altri treni.

Ci fermiamo in un caffè forno alla stazione dove facciamo colazione. È tutto buono, compreso quella pasta che contiene curry di carne Al quale do un morso per errore! Ok, sono vegetariano da 5 minuti!

Prendiamo un bus della JR e quindi compreso nel pass per arrivare alla fermata di Korimbo dove troviamo il nostro hotel, il Henn Na Hotel Kanazawa Korimbo. Alla reception ci sono solo due dinosauri, per cui dobbiamo chiamare un umano per lasciare i bagagli. Dinosauri? Ci torniamo su dopo…

Ci dirigiamo verso il parco del castello, passando però dal giardino Gyokusen ‘inmaru. E’ visitabile gratuitamente, piccolo, ma un gioiello. I volontari danno minuziose informazioni sul giardino.

Partiamo con la visita dal castello dove si visitano le mura. Si può poi camminare per il giardino e infine passiamo ai giardini Kenrokuen, mediante il biglietto combo fatto al castello.

Il castello è carino, ma il giardino Kenrouku-en è veramente memorabile. È un giardino giapponese molto ben tenuto e con alberi secolari. Questo posto è da non perdere.

Dopo camminiamo un po’ a caso e visitiamo una casa antica, ma non abbiamo idea di dove fosse. Molto carina, rende l’idea della vita in Giappone nel 1900.

Raggiungiamo poi l’Omi-c’ho market, dove viene venduto il pesce fresco. Leila si prende uno spiedino di scampi, ma con la soia non le piace molto.

Ci fermiamo poi ad un altro negozio di birre artigianali dove prendiamo un combo di quattro assaggi. Siamo in Giappone, quindi devono essere particolari: una blu, una marrone, una rossiccia tropical e una specie di ipa bianca. Vabbè .. posso dire che ho bevuto una birra romulana, ma da qui a definirle buone…

Ritornando visitiamo il tempio scintoista Oyama. Anche qui c’è un bel giardino da vedere e una parete di preghiere lasciate dai visitatori in ogni lìngua comprese due in italiano.

Arriviamo all’hotel e procediamo al check-in. Come detto mancano gli umani, ma al loro posto ci sono due dinosauri robot che effettuano le operazioni. Vabbe, di fatto fai tutto da solo, i dinosauri sproloquiano nel mentre, ma tutto sommato funziona anche benino.

Ci riposiamo un po’ poi usciamo per la cena. Leila sceglie Hanahoshi Curry. Non si sente molto, ma i giapponesi sono veri fanatici del curry. Prendiamo la versione con carne per Leila e fagioli (che sono poi ceci) per me. Veramente buono. Accompagnamo con due calici di vino, uno bianco e uno rosso,, ma questi non sono proprio all’altezza.

Dopo cena facciamo un giro per il quartiere di Katamachi dove si concentrano bar e ristoranti. Arriviamo al ponte Saigawa Ohashi che di notte sembra proprio carino e rientriamo in hotel.

Domani mattina decidiamo di posticipare la partenza per Kyoto per finire la visita di questa bella città.

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