Ci alziamo prestino, oggi ci sono parecchi chilometri da percorrere.
La prima tappa della giornata è l’imponente cascata Godafoss. E’ veramente imponente, ma anche molto affollata. Si può visitarla sia da un lato che dall’altro facendo una bella passeggiata.
In questi giorni iniziamo a stare molto seduti in macchina, un po’ di moto fa bene. La camminata comunque offre la possibilità di ammirare l’imponente cascata da varie angolazioni e anche varie altezze.
E’ tempo di arrivare alla grande città del nord, Akureyri. C’è un tunnel a pagamento tramite sito internet e carta di credito. In alternativa c’è una strada, ma sembra un po’ lunga, quindi optiamo per il tunnel.
La prima tappa è il giardino botanico, dove si possono ammirare fiori e piante molto ben curate. Si ammirano fiori che non ti aspetteresti di vedere a queste temperature.
Akureyri merita ovviamente anche una passeggiata per il suo centro storico.
Intorno al centro storico i parcheggi sono a pagamento, per cui porre attenzione per non prendere una multa. Spostandosi un po’ dal centro si possono trovare anche parcheggi gratuiti. |
Il centro città è caratterizzato da negozietti e ristoranti, tutto molto tranquillo e molto gradevole. Non essendo molto grande basa circa una mezz’ora per girarlo tutto
Un po’ sopra al centro c’è quella che credo sia la cattedrale. Niente di che, ma ha la tipica forma islandese.
Si sopravvive anche senza, ma se avanza un po’ di tempo la mega lattina della birra Viking merita una sosta di qualche minuto, un po’ fuori dal centro ci si arriva in macchina.
Akirueri è la città più grande del nord dell’Islanda ed anche la più fornita. Se si avesse bisogno di qualche cosa (materiale fotografico, scarpe …) è più probabile trovalo qui. |
Ci fermiamo a fare la spesa, questa volta da Netto, che ha prodotti un po’ più costosi di Bonus, ma ancora affrontabili. Si riesci almeno a cambiare un po’ i prodotti e la qualità forse è un lievemente più alta.
Qualche chilometro fuori dalla città c’è la casa di Babbo Natale. almeno così rivendicano gli islandesi. Il posto non è altro che un negozio di prodotti natalizi, ma anche solo la visita di questa casetta di Elfi e Gnomi merita il percorso.
Lasciamo Akureyri per seguire i fiordi verso nord. Seguiamo quindi la costa che si affaccia sul circolo polare artico, cosa che non lascia indifferenti. Attraversiamo qualche tunnel scavato nelle montagne con una particolarità unica: sono a senso unico alternato. Nel nostro caso la precedenza era sempre di chi veniva in direzione contraria e, quando intravedi qualcuno, devi fermarti nelle apposite piazzole. Niente di pericoloso e assolutamente suggestivo.
Raggiungiamo Siglufjörður, la città più a nord dell’Islanda. Si percepisce anche dal cielo grigio e dalla fine piogerellina. Nella città c’è un museo sulla storia della pesca, ma come tutto in Islanda chiude molto presto ed è tardi. Facciamo un giretto per la città, ma è piccolina e non ci ruba molto tempo.
Ultima tappa del nostro itinerario è Grafarkirkja, la più vecchia chiesa in Islanda. L’abbiamo vista in foto e peniamo un po’ a trovarla. Alla fine mediante il GPS e un po’ di fortuna troviamo l’ingresso e riusciamo ad avvicinarci. E’ posta in mezzo ad un prato, è piccolina, ma veramente suggestiva. Non si può visitarla dentro, ma già da fuori merita la sosta.
Arriviamo infine a serata inoltrata a Blonduos, incontrando la signora che gestisce il Gladheimar Cottages pochi secondi prima che se ne vada. Ci porta alla nostra casetta di legno dove passeremo la notte. E’ un monolocale spazioso con cucina e bagno interno , ma la doccia si fa fuori nelle strutture comuni. Sentita la temperatura esterna … decido di rimandarla al giorno dopo.
La casetta è veramente carina, ci prepariamo la cena a base di spaghetti alle olive per me e tonno per Leila. Ovviamente non mancano birretta e patatine come aperitivo.
Finito di cenare, sistemiamo le nostre cose e siamo pronti per zzzz … zzzz … zzzz …. zzzzz ….