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08/09/2016 – Maui – Hana

Sveglia molto presto, abbiamo un aereo da predere.

Impachettiamo e salutiamo il magnifico Resort e partiamo alla volta dell’aeroporto di Kona. Sosta intermedia da un benzinaio per riempire il serbatoio, poi da Danny’s per la colazione. In questo posto la qualità è buona, il prezzo contenuto, le razioni sono ingestibili. Prendo il menù più piccolo, una “fai da te”: uova, pane, patate e pancake. Ero già schiantato prima del pancake, ne riesco a finire uno, il secondo rimane nel piatto. Leila prende lo stesso, ma con pancetta.

Salutiamo Cassy (la macchina) e entriamo nell’aeroporto. In realtà sembra tutto tranne che un aeroporto: è tutto all’aperto e si sale sugli aerei con una rampa. Ogni atterraggio ci sono due tizie che ballano la Hula sulle note di due suonatori, spettacolo veramente molto carino.

L’aereo arriva, ci imbarchiamo, ma il tragitto Big Island – Maui dura solo 35 minuti. Atterrati arriviamo ad un aeroporto che non ricorda quello che abbiamo lasciato.

Fuori prendiamo una navetta che ci porta agli affitti dove prendiamo Wendy, ma nuova macchina, ovvero una Mustang cabrio. La macchina è veramente carina, si guida come un go kart.

Il programma della giornata è la via to Hana, ovvero una strada tortuosa che passa in mezzo alla foresta tropicale. Qui ci sono continue cascate, panorami della costa e ristoranti gestiti dalla versione moderna degli Hippy. Il viaggio dura due ore abbondanti, ma solo perchè troppo spesso non c’è la possibilità nella stretta strada di fermarsi a guardare.

Arriviamo ad Hana, famosa per essere la città più sperduta delle Hawaii. Anche il nonstro B&B, l’Heavenly Hana Paradise, è sperduto, lo troviamo solo grazie al navigatore. Abbiamo una cameretta con bagno esterno ma privato a nostra disposizione. Il B&B ha a disposizione solo questa camera, per cui siamo da soli. Il ragazzo che vive dentro alla casa ci da qualche indicazione sui ristoranti nei dintorni.

Dopo una doccia andiamo a cercare cibo e qui questo è un problema. Hana non ha una vera propria pianta, troviamo un paio di posti e ci sediamo allo Hana Ranch Restaurant. Dal menù si vede subito che i prezzi sono enormemente più alti della media, ma del resto non c’è molta scelta.

Io prendo delle verdure saltate e riso bianco ($ 24 !!!), Leila un Fish Tacos giudicato insipido e insapore, una birra in lattina e un mojito che sembra analcolico, ma solo nel gusto, non nel prezzo ($12).

Una tizia davanti a noi prende un hamburger vegetariano, ne mangia metà, bofonchia qualche cosa con la cameriera e se ne va.

Non c’è un centro per fare una passeggiata, anzi, non c’è proprio niente, per cui torniamo alla cameretta pronti per fare la nanna.

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