Vabbè, ci svegliamo quasi presto. Sulla solita colazione non mi soffermo.
La mattina passa a fare da assistente a Leila per varie faccende inerenti il festival. Verso le 14:00 sono libero e parte il mio tour, dopo avere portato a Leila un Pastrami da Liberty Bagel Midtown.
Prima tappa è l’hotel New Yorker, luogo che ha visto gli ultimi anni di Nikola Tesla. Morì qui in povertà, nonostante il suo indiscutibile genio.
Seconda tappa raggiunta tramite metro è il palazzo della Ford Foundation, interessante perché contiene un giardino tropicale al suo interno. Molto carino da visitare, soprattutto per gli odori sprigionati dalle piante.
Prendo la metro e passo sotto l’East River per sbarcare a Brooklyn e ritornare mediante l’omonimo ponte. Prima però camino per un pezzo del lungofiume per avere la vista dello skyline di Manhattan dalla altra parte.
Il ponte è affollatissimo di turisti, be’ anche io lo sono. Una bella camminata che riporta a Manatthan che mostra i suoi grattacieli.
Dopo un altro paio di metro e dopo avere finalmente compreso la differenza tra treni espresso e locale (le linee 1,2 e 3 sono buone maestre) arrivo ad una caserma dei pompieri dove fu girato Ghostbuster negli anni ’80. Impazzisco! Hanno messo le insegne con i simboli del film. Sono di sicuro ancora in attività, visto che mentre ero lì una camionetta è entrata.
Ritorno in albergo e incontro Leila che è stanchissima. Riprendiamo quindi da Dim Sum Sam un a cena da asporto composta da vari springroll, un riso vegetariano e dei dim sum.
Leila si sdraia a guardare la tv, mentre io mi faccio un giro. E’ sabato sera e voglio vedere New York. Capisco una cosa: i turisti sono a Time Sqare, i Newyorkesi in coda in macchina.
Posso tornare in albergo.