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04/12/2017 – Kangoroo Island

Altra notte fredda, ma sotto la copertina si sta bene, il più è uscirne. Troviamo il coraggio solo alle 7:00, colazione con uova e poi doccia. 

 

 

Verso le 9:00 partiamo per la Snake Lagoon attraverso uno sterrato da 10km. Vedo che dei 4 che hanno dormito al campeggio in 3 partiamo alla stessa ora, segno che dalla copertina calda è faticoso uscire per tutti. 

 

Lo sterrato non lo potremmo fare, ma la Ranger ci ha detto che la strada è stata rifatta due giorni prima e difatti è perfetta e Travis  non ha problemi. In fondo alla strada si prosegue con una camminata di 4,5km in alcuni punti un po’ impegnativa. Si arriva al fiume, lo so segue e dopo una curva ci si trova in una spiaggia bellissima. Peccato non potere fare il bagno,  è ancora troppo freddo. 

Tornati da Travis partiamo e ci fermiamo al visitor center del Flinder Chase dove prendiamo un caffè e un Flat White e due tortine, una alle verdure e una al pollo, entrambe secche e non proprio ottime. 

Lasciamo il parco alla volta di Parndana, una cittadina nel centro dell’isola, detentrice di uno dei pochi distributori di benzina. Nonostante il posto il prezzo è più contenuto di quelli trovato nell’outback.

 

Proseguiamo verso nord per Stokes Bay lontana pochi km. All’arrivo si vede una spiaggia bruttina, che ti fa chiedete perché questo posto sia annoverato sulle guide. Da un lato della spiaggia c’è una indicazione “Beach”, la seguiamo in mezzo ad un tunnel di rocce e ci troviamo dentro una spiaggia bellissima. Sabbia bianca, acqua cristallina, ma soprattutto due delfini che nuotano paralleli alla spiaggia. Un tizio li segue da riva, poi si mette a correre si toglie i vestiti e sui butta in mutande. Ottima idea, penso, già con la mano sulla cintura. I delfini lo raggiungono e lo superano senza considerarlo minimamente. Tolgo la mano dalla cintura e guardo il malcapitato uscite dall’acqua inutilmente infreddolito.

Tappa successiva è  Emu Bay, altra spiaggia lunga di sabbia bianca. Il posto si vede che è per benestanti e il fatto che sulla spiaggia girino con i 4×4 non me la fa apprezzare adeguatamente. 

 

Passiamo poi ad American River, dove arriviamo perché c’è un posto dove fanno ostriche che Leila vuole provare. Purtroppo è chiuso e la città non offre molto altro oltre ad un forte odore di laguna.

 

 

Ci rendiamo conto a questo punto che oramai Kangoroo Island è esaurita, quindi andiamo a Penneshaw dalla Sealink per chiudere di anticipare il traghetto di due giorni. Ci prenotano quello di domani alle 10:00. Facciamo un percorso in città per vedere i pinguini, che non ci sono, non è stagione. 

 

Ritorniamo un poco sui nostri passi e arriviamo a Brown Beach, dove ci sistemiamo nel campeggio sul mare. È di quelli “statali”, bagno chimico e niente cucine, ma nettamente più economico. 

Rimaniamo con le nostre sedie vicino al mare a berci una birra e guardare il tramonto. Al termine dentro a Travis prepariamo la cena con cous cous alle verdure (in busta), quinoa ai ceci (scatola) e pane con humus (vasetto), niente di che, ma sfamano. 

 

Dopo avete lavato i denti il buio ci avvolge ed andiamo a letto. 

Bellissima giornata!

 

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