All’Opal Inn alla fine siamo in tre camper, ma noi ci svegliamo per primi all’alba, ma non al solito orario grazie al cambiamento di fuso orario di ieri, ma alle 6.
Colazione con uova e caffè, tutto fatto con calma, oggi abbiamo “solo” 500km. Tentiamo l’unica cosa interessante di Coober Pedy, l’orfanotrofio dei canguri, ma apre alle 12, decisamente troppo tardi.
Partenza alle 8:00, destinazione Port Augusta. Ci fermiamo ogni tanto per fare delle foto, anche perché ci sono cose pazzesche.
Gli struzzi ti sbucano da ogni parte e si lanciano in mezzo alla strada.
La strada ad un certo punto si trasforma in una pista di atterraggio con tanto di segnaletica orizzontale.
Ci fermiamo anche ad una poi la di benzina con ristorante dove prendiamo un caffè, sembra uscita da un film degli anni 70.
Il lago Hart, o meglio e lago, è rimasto solo il sale. Per arrivarci dal parcheggio bastano 15min a piedi, ma i 38 gradi lo rendono proibitivo.
Sosta anche a Woomera, la cosiddetta Area51 australiana.Ora è una cittadina visitabile. Le dicerie dicono sia anche un po’ radioattiva, ma ci rimane mamo poco.
Dopo qualche altro lago salato e parecchi chilometri raggiungiamo Port Augusta.
La cittadina è carina, troviamo un campeggio, lo Shoreline Caravan Park e andiamo in centro a fare la spesa.
Al rientro insalata, pane e humus con un paio di birrette, doccia e a letto. Il campeggio inizia a essere pienotto, qualche roulotte ha già messo le luci di Natale. Alle 21 nessuno in giro, tutti dentro a vedere la tv … e poi ci lamentiamo dei video game!