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12/10/2018 – Olifants

Ultima sveglia a Satara, sempre alle 5:30, ma le ore di sonno non sono certo mancate.

Alle 6 siamo già sulla s100 alla ricerca dei leopardi avvistati qui ieri. Oramai la strada la conosciamo a memoria, il posto dei leoni, il pozzo dell’acqua con gli elefanti, il gruppo di zebre e antilopi…

Il grande assente però rimane tale e senza il leopardo il nostro Big è solo 4. Alla fine della strada per la prima volta proseguiamo nel loop per rientrare poi a nord di Satara. Il panorama diventa molto più secco, meno animali, ma molto bello da vedere.

Presa la s41 e passai poi sulla s90 verso la H1-3 però lo spettacolo diventa incredibile: decine di zebre, antilopi, elefanti e blue wildebeest migrano tutte nella stessa direzione con passo lento. Dove stiano andando non lo sappiamo, ma questo sembra una di quelle cartoline che tipicamente rappresentano l’Africa. Alcune giraffe passano nei pressi di tre leoni, che devono avere già mangiato perché nemmeno girano la testa.

La strada ad un certo punto scende in una dolina per poi risalire subito dopo, ma sul fondo c’è acqua, uno dei momenti in cui ho ringraziato l’idea del 4×4. Mentre siamo a mollo un micro coccodrillo si allontana velocemente. Questa meravigliosa strada però termina poco dopo e torniamo sulla strada asfaltata per Satara.

Impachettiamo le valige, prendiamo un paio di muffin e un caffè e siamo pronti a ripartire.

 

Prossima e, purtroppo, ultima tappa è Olifants, poco più a nord. Decidiamo di percorrere nuovamente la strada sterrata s90 al posto di quella asfaltata, anche perché un pezzo del tragitto ripassa dove eravamo stati in mattinata.

Questa volta non vediamo quasi niente ad eccezione di qualche animale al riparo dal sole, la migrazione è terminata, forse anche a causa dei 5 gradi in più di temperatura.

 

 

Il resto della strada é molto bello come paesaggi, ma di animali veramente pochi. Vediamo sveglia avvoltoi e degli sciacalli, ma siamo troppo in basso rispetto a loro per capire cosa sia successo.

 

Arrivati a Olphans prendiamo un caffè dalla terrazza panoramica del ristorante. Il campo é arroccato su una collina e offre una visione molto larga. La visuale sul fiume é unica e ci chiediamo come sarà il tramonto.

 

Dopo un riposino ripartiamo e prendiamo le strade sterrate s44 e s93 che costeggiano il fiume. Essendo vicina all’acqua ci aspettiamo di vedere molta vita, invece anche negli spot quasi niente, forse anche a causa della temperatura che tocca i 40 gradi.

Ritorniamo tramite la s46 sulla strada asfaltata H1-5 e arriviamo al  N’wamanzi lookout dove si vede una vista del fiume dall’alto. E’ uno dei pochissimi posti all’interno del parco dove è possibile scendere dalla macchina. Sono le 17, quasi il tramonto, ma di animali quasi niente. Olifants è anche famosa per i suoi baobab e il plurale è d’obbligo visto che ne abbiamo visti ben due. Non sono un botanico, ma non mi sembra godessero di ottima salute.

Torniamo al bungalow per vedere il panorama dalla nostra terrazza, ma visto che non è un granché torniamo alla terrazza sotto il ristorante. Qui la vista è più ampia, molto bella,ma scevra di vita. Con il binocolo avvistiamo un paio di ippopotami, delle antilopi, una iena e ci dicono esserci anche dei leoni.

Dopo poco torniamo alla cameretta, ma decidiamo di fare una cena frugale a base di frutta soprattutto a causa del doppio aperitivo con patatine.

È molto presto, ma del resto qui, quando è buio, è tempo per dormire e la tappa di domani sarà lunga.

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