La giornata sarà lunga, ma nulla da descrivere.
Sveglia all’alba, ma non perché ci fosse qualche cosa da fare, ma perché la chiamata alla preghiera è stata particolarmente intensa. L’impressione era quella di avere il tizio seduto sul letto mentre chiamava alla raccolta … per tre volte. Terminato si poteva dormire tranquillamente.
Dopo la seconda sveglia scendiamo a fare la colazione, forse la migliore del viaggio. Con un forno simil tradizionale sfornano al volo il pane più buono di sempre. Hummus è uno dei miglori e i felafel insuperabili.
L’albergo è carino, ma la colazione lo mette nella top ten.
Stiamo impachettando per l’ aereo, tra poco si va.
Bellissima Giordania, shukran.