Colazione al solito fast food, ma da asporto, la casa è troppo confortevole per non approfittarne.
Oggi sarà giornata di esplorazione di spiagge nella zona Nord ovest dell’isola.
La prima sosta è Kiholo Bay, non un posto per nuotare visto il fondale prettamente roccioso, ma per le tartarughe. Appena arrivati ne abbiamo avvistata una, che a tratti si faceva rivedere. Uno spettacolo unico.
Lasciamo questa per passare a Kekaha Kai, una spiaggia nemmeno indicata dalla strada e che abbiamo trovato per puro caso. Probabilmente è una spiaggia per i locali, il parcheggio è piccolo e non si paga, ma basta per tutti. Il mare passa dall’azzurro al turchese, le onde sono grandi e il posto è veramente perfetto. Con gli occhialini si ha l’impressione di essere sempre dentro ad una piscina.
Proseguendo verso nord arriviamo alla Hapuna Beach. Qui il parcheggio si paga, entriamo e ci mettiamo un po’ sulla sabbia, prima di entrare un acqua. Qui le onde sono veramente imponenti, un po’ per l’altezza, un po’ per la forza. Il mare però non è lo stesso della spiaggia precedente, quando le onde rompono l’acqua si riempie di sabbia.
Dopo un lungo bagno decidiamo di tornare verso il resort, ma non senza esserci fermati di nuovo alla spiaggia di prima. Qui rimaniamo fino al tramonto, quando le onde iniziano a salire. Quando il sole scende sotto il mare ripartiamo alla volte del resort per fare la doccia, oramai è buio e la cena chiude presto!
Cena da Tropic’s Tap House, un posto dove fanno varie cose tra cui hamburger. Leila prende uno classico, io la versione Garden (vegetariana) con onion rings. Accompagnamo con due birre locali, lager per me, nera per Leila. La mia sa di caramello, quella di Leila di cioccolato, non proprio eccellenti. Come troppo di consueto su queste isole, aggiungendo tasse e mancia obbligatoria, il prezzo finale non giustifica minimamente la qualità.
Al ritorno mi faccio un’ultima vasca calda e piscina, scrivo il diario e … aspettate, la macchina che asciuga i vestiti ha finito! A domani!