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07/10/2018 – Ezulwini (Swaziland)

Alle 6 siamo già svegli, siamo andati a letto molto presto. Impachettiame le valige per la partenza.

Sontuosa colazione alla guesthouse, ATM e una spesa di tutto quello che ci potrebbe servire nei prossimi giorni. Questa sera saremo in Swatziland e non sappiamo bene cosa aspettarci. Finito, siamo pronti per partire.

Lo Swaziland sarà una toccata e fuga sulla strada per il parco Kruger. Vederlo anche solo velocemente è stata una tentazione troppo forte. Già abbiamo dovuto saltare il Lesotho perché richiedeva troppo tempo, questo non possiamo perderlo.

Dopo un paio di ore siamo alla frontiera a Golela. Uscire dal Sudafrica è veloce, entrare in Swaziland ancora di più perchè ci chiedono solo di pagare una tassa per la macchina.

Benzina alla frontiera, non abbiamo moneta locale, ma anche qui la carta di credito è la benvenuta. Lasciamo la consueta mancia, ma non deve essere una cosa frequente visto i sorrisi della benzinaia.

Dopo pochi km si ha l’impressione di essere in un altro posto a anni luce. Nessun bianco, tutti ridono e l’atmosfera è meno opprimente. Il limite di velocità è 120, ma non speriamo i 60 / 80 km/h per goderci il panorama. Sulla sinistra c’è una lunghissima e splendida catena montuosa completamente pari che fa sembrare la Table Mountain un giocattolo. Banchine per aspettare i taxi, una bella strada, bambini che salutano, ecco il prezzo mancante. Impossibile dire che il Sudafrica sia brutto, è tutto meraviglioso, ma qui si respira una atmosfera diversa.

Copriamo un percorso da 2 ore in 3 a causa di soste e foto, i paesaggi sono bellissimi. Passiamo la giunzione con Big Bend e proseguiamo per Ezulwini. Arrivati a Manzini, la prima grande città tutto cambia, traffico, grate ai negozi e recinzioni alle case più ricche. La serenità di prima non sparisce, ma sicuramente si mitiga.

Arriviamo dopo poco al Montenga Lodge. Per le cascate è troppo tardi e, francamente, non sembrano particolarmente attraenti. Ci mettiamo sulla terrazza con un paio di Sibebe la birra locale ad aspettare il tramonto.

Per la cena non usciamo, intorno avviamo visto giusto la pizzeria Vesuvio e un altro paio di locali, ma rimaniamo al ristorante del lodge.

Rimanendo quindi al ristorante della terrazza ordino una zuppa di lenticchie e una insalata di verdure cotte. Leila un piatto locale accompagnato da polpette fritte di mais. Tutti e due siamo soddisfatti, anche dal vino bianco e rosso di accompagno. Finiamo con un creme caramel che a me non piace proprio.

Terminata la cena un po’ di internet sulla terrazza, unico posto che la connessione è decente e più siamo pronti per il letto.

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