Ci alziamo presto perchè dobbiamo vedere il più possibile nella mattinata.
La colazione dell’albergo è minimale, ma del resto se paghi poco devi pretendere altrettanto!
Come prima tappa torniamo al Wat Mixai, vicino all’albergo.
Passiamo poi al Wat Sisaket. Per entrare qui è necessario acquistare un biglietto, ma la visita vale assolutamente il prezzo, veramente carino.
Passiamo poi al Wat Ong Teu Mahawihan, niente di particolare.
Wat Hai Sok non è molto dissimile dagli altri visti, ma l’interno è molto animato. Visto che è l’ora di pranzo la gente porta da mangiare ai monaci.
Continuamo a camminare per la città entrando ed uscendo per Wat e negozi, fino al Patuxay.
That Dam sarebbe stato magnifico se fosse ancora stato ricoperto di oro.
Passiamo anche al museo dell’arte sacra che vorrei vedere, ma è chiuso a causa di una cerimonia. Insomma, Vientiane si esaurisce in una mezza giornata.
Verso le 12:30 facciamo una seconda colazione sempre con il croassant e il caffè Lao sempre al Cafè Croissant d’Or, ma la francofona dice che il cornetto non è spettacolare. A me sembra buono, ma l’esperta è lei.
Alle 13:30 viene a prenderci il minivan per portarci a Vang Vieng. Oggi niente autobus, ci trattiamo bene e prenotiamo questa soluzione. Dopo mezz’ora è chiaro che il minivan è un auto goal: i posti sono stretti e la gente (tutti turisti) rumorosa. L’autista anche per le ridotte dimensioni del mezzo guida come un matto.
Dopo tre ore abbondanti arriviamo a Vang Vieng. Questa città era famosa fino a qualche anno fa per le sue smodatezze: giovani di tutto il mondo venivano qui per gli sport estremi, ma sopratutto per la marjuana, l’oppio e l’alcool a fiumi. Dopo che in parecchi ci hanno lasciato la pelle il governo ha deciso di ripulire tutto e adesso è una tranquilla città per famiglie. A dire il vero un paio di ubriachi li abbiamo visti, anche delle space cake, ma per il resto tutto sembra tranquillo.
L’albergo Savanh VangVieng Hotel è fortunatamente un po’ lontano dal centro. A dire il vero anche troppo, visto che ci siamo solo noi.
Facciamo un giro per la città per vedere gli autobus del giorno dopo e poi andiamo a mangiare in un ristorante vicino all’albergo. La cucina è magnifica, ho preso un Laab vegetariano che credo sia soia, Spring Rolls fritti e noodles saltati con verdure. Leila ha anche un piatto con del pollo al pepe nero. Tutto è ottimo e il gestore, un po’ timido, abbozza anche qualche frase in italiano. Ad ogni modo sono tutti gentilissimi e la cucina meravigliosa. Cosa manca? La birra Lao, ma l’overdose di caraffe di ieri ha richiesto una pausa.
Intanto all’albergo è arrivata altra gente, mi immaginavo già di vedere passare il bambino di Shining sul triciclo per il corridoio.
Domani sveglia presto, buonanotte a tutti.
Qui i telegiornali parlano di un tifone di quelli molto forti che sta per investire le Filippine, so che siete molto distanti e che c’è un bel po di mare in mezzo, ma lì si sente dire niente? Come vi trovate con le notizie? Buonanotte e buon viaggio
Non abbiamo mai acceso la televisione, ma anche se lo facciamo non si capisce niente, senza parlare poi dei giornali.
Il tempo è ancora un po’ instabile, di solito coperto la mattina e sole il pomeriggio. Pioggia poca, vento quasi inesistente, tifoni? Incrociamo le dita che passi lontano!
🙂