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06/06/2012 – Partenza e arrivo a Havana

Scatenando per tempo il mastino (Leila) sui siti delle compagnie aeree siamo riusciti a trovare un volo che costava veramente poco. Questo è possibile se prenoti con almeno due mesi di anticipo e se si ha una certa flessibilità nei giorni di partenza e rientro.

Il volo non è così lungo (dopo la Nuova Zelanda sembra tutto una passeggiata), uno scalo, un paio di film e si è arrivati.

Dall’aeroporto si possono subito convertire gli Euro in Cuc, la moneta turistica. Con un taxi si arriva a l’Havana in meno di mezz’ora. Noi eravamo alla Casa Particular di Barbara, dove siamo stati accolti da lei ed Erick.

La casa, al quinto piano di un edificio alto, impressiona subito per la estrema pulizia. Barbara è molto riservata, ma non fa mancare tutti i suggerimenti e le informazioni necessarie.

La nostra camera, dotata di bagno, era comoda e spaziosa. Il condizionatore un po’ rumoroso, ma scopriremo poi che è una caratteristica comune (tutti hanno lo stesso modello).

La zona è quella del Malecón, ovvero il lungomare del quartiere di Vedado. Questa zona è residenziale, abbastanza tenuta bene e tranquilla. Ovviamente Barbara ci ha suggerito prudenza, ma non abbiamo avuto il minimo problema. Per raggiungere il centro si prende il taxi di fronte all’hotel Cohiba, quasi dall’altra parte della strada. Il prezzo del taxi è di 6 o 7 cuc a seconda di quanto avete voglia di trattare.

Per cena siamo andati in un Paladar nei paraggi. Entrambi soddisfatti, ma Leila in seguito dirà di avere mangiato anche meglio.

Vicino alla Casa Particular c’è un piccolo negozio aperto 24h. Abbiamo preso una bottiglia d’acqua per la notte (che si poteva lasciare nel frigorifero della casa di Barbara) e, distrutti da viaggio e fuso orario siamo andati a dormire.

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